Il tasso di mortalità neonatale e infantile in Burkina Faso è molto alto: pari al 9,17 % (rapporto annuale del Ministero della Salute del Burkina Faso – 2020). La malnutrizione è causa del 35% dei decessi di neonati e bambini; La malnutrizione acuta è la più pericolosa e arriva a colpire quasi 1 bambino su 10. La malnutrizione cronica colpisce oltre un milione di bambini burkinabè con meno di 5 anni, causando un ritardo psicofisico non più recuperabile. Purtroppo questa malattia si può diagnosticare solo allo stadio avanzato, cioè quando ha già causato danni irreversibili ai bambini. Per contrastare la malnutrizione cronica bisogna prevenirla promuovendo la corretta nutrizione del bambino nei suoi primi 1.000 giorni di vita, assicurando alimenti in quantità e qualità adeguate.
Tra le cause che spiegano lo stato nutrizionale nella regione Centro-Est, dove è localizzato il progetto, rivestono un ruolo sicuramente importante la scarsa disponibilità di alimenti ad alto valore nutritivo e la scarsa diversificazione della dieta. Il progetto mira a rispondere a questi problemi valorizzando il ruolo della donna rurale quale attore principale dell’approvvigionamento alimentare e nella cura della salute nutrizionale del bambino.
L’obiettivo è la lotta alla malnutrizione infantile nel comune rurale di Bagré attraverso l’agroforestazione. L’agroforestazione è l’unione di alberi e colture sulla stessa superficie, con benefici sia nelle produzioni agricoli, sia nella salvaguardia ambientale. Ciò permetterà di aumentare la disponibilità di alimenti locali altamente nutritivi e di rafforzare il ruolo delle donne nella sicurezza alimentare e nutrizionale. Centinaia di studi dimostrano che i sistemi agroforestali:
hanno una produttività superiore rispetto alla somma delle monocolture equivalenti; diversificano la produzione agricola; diminuiscono gli apporti di fitofarmaci, concimi e altri input chimici; aumentano la biodiversità; migliorano la fertilità del suolo proteggendolo dall’erosione; aumentano il carbonio stoccato nell’ecosistema agrario.
Il progetto promuoverà pratiche di agroforestazione basate sull’associazione di ortaggi locali e alberi di moringa e baobab le cui foglie hanno un alto contenuto in vitamine e oligoelementi. Per il baobab verrà introdotta una tecnica per ottenere una rapida produzione di biomassa. Contemporaneamente il progetto realizzerà un ampio programma formativo per l’empowerment delle donne nella lotta all’insicurezza alimentare e nutrizionale, promuovendo in particolare la partecipazione delle donne rurali ai processi decisionali degli organi di governo a livello di villaggio.
L’intervento, quindi, combina sinergicamente due assi di azione:
promuovere il ruolo delle donne rurali nelle attività di sicurezza nutrizionale
attivare produzioni pilota per la divulgazione di pratiche agroforestali a favore di gruppi femminili
Il progetto si svolge su un arco temporale di 1 anno e prevede la realizzazione delle seguenti attività:
Mappatura delle gruppi femminili che praticano orticoltura nella zona di intervento.
Formazione gruppi femminili su associazionismo, sicurezza alimentare e ruolo della donna.
Individuazione dei gruppi femminili e formazione di 30 donne per l’avvio delle attività pilota di agroforestazione.
Realizzazione di 3 superfici comunitarie per la coltivazione di alberi e ortaggi.
Il progetto è diretto alle comunità rurali del comune di Bagré, in particolare ai gruppi di donne rurali. Le donne saranno le beneficiarie delle attività di formazione/sensibilizzazione e della dotazione di mezzi tecnici per l’agroforestazione. Saranno coinvolte direttamente 30 donne e saranno sensibilizzate 10 associazioni femminili sul ruolo della donna nella sicurezza alimentare (circa 600 donne). Il progetto avrà un impatto indiretto su 600 famiglie (circa 5.000 persone).
Progetto realizzato con: fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese